La respirazione è una funzione fondamentale per la nostra vita ma poco ci si preoccupa della sua correttezza e raramente si realizza la forza in essa racchiusa. Lo Yoga, da millenni, ha colto la relazione tra respirazione ed attività mentale e ha intuito quanto essa sia un’ anello di congiunzione tra soma e psiche. Lo stress e le preoccupazioni possono modificarne il fluire armonioso ed esserne a loro volta influenzati : paura, pianto, gioia, rabbia, insicurezze hanno componenti emotive e respiratorie inseparabili.
Da millenni considerata di fondamentale importanza nei paesi orientali, la respirazione ed i metodi di controllo ad essa associati sono diventati oggetto di interesse e di serie ricerche da parte di istituti scientifici in tutto il mondo.
Alla respirazione attribuiscono grande importanza i metodi di preparazione al parto, le tecniche di rilassamento, la bio-energetica e la meditazione, i cui potenziali benefici sono ormai ampiamente documentati
BENEFICI DELLA RESPIRAZIONE CORRETTA
Attraverso una pratica regolare si può conseguire un'attenuazione di disturbi legati allo stress, aumento di creatività, autostima, efficienza. Nel campo della psicoterapia la respirazione generalmente occupa un posto di primo piano nelle scuole ad approccio psicofisico che considerano insufficiente la sola analisi verbale e, in modo particolare, nella bioenergetica, psicoterapia messa a punto da A.Lowen che afferma:"Respirare profondamente è sentire profondamente”.
Tramite la pratica di ritmi respiratori controllati non giunge a noi soltanto ossigeno, ma viene volontariamente assorbita "energia cosmica". Anche il corpo sottile ha organi di assorbimento, trasformazione e trasmissione. Gli studiosi dicono che "c'è qualcosa che va al di là della nostra biologia molecolare, aprendo un varco nella nostra mente fino all'imponderabile, all'infinitesimale".
La respirazione tende ad indicare quei fenomeni "di confine" o comunque di oscillazione tra il mondo interno (introspezione) ed esterno (relazione) attraverso un' allargamento della consapevolezza in un processo vitale di nutrimento, per mezzo del quale il corpo immagazzina le particelle atomiche dell'aria mentre il sistema nervoso e quello psico-spirituale assorbono quelle più sottili, astratte e sconosciute alla scienza ufficiale, definite e descritte da Shrii Shrii Anandamurti come "Microvite".
L'insieme delle energie cosmiche assorbite attraverso la respirazione viene denominato Prana.
Il processo che porta ad avere il controllo sui dieci "Prana" (arie vitali del corpo), cioè Prana, Apana, Samana, Udana, Vyana, Naga, Kurma, Krkara, Devadatta e Dhanainjaya, viene definito come pratica del Pranayama. Questo tecnica aiuta la mente a concentrarsi meglio e le dà più forza di volontà. Anche la salute trae grande giovamento da queste tecniche, è importante però che esse vengano adeguatamente illustrate da insegnanti esperti e che chi le pratica segua anche le diverse regole del sentiero spirituale (pratiche mistiche, dieta senziente e i principi morali di Yama e Niyama )
Il respiro, secondo lo yoga, oltre che su ritmi diversi nel rapporto d’inspirazione-espirazione, avviene anche su livelli diversi: basso, medio, alto. Si dice che, come norma, il fulcro del respiro maschile sia basso e quello femminile alto. Non è chiaro se la differenza abbia origini biologiche o culturali. E’ bene imparare la respirazione completa, che con flusso continuo trasferisca il fulcro respiratorio attraverso i tre diversi livelli.
LIVELLI RESPIRATORI
Respirazione bassa. è raccomandata da tutte le tecniche di origine orientale, smuove in modo naturale l’energia e la prepara a risalire verso i livelli superiori. Ecco l’esercizio consigliato. Seduti ,inginocchiati o stesi supini nella posizione comoda che preferite, ponete le palme delle mani sulla pancia (i pollici sono all’altezza dell’ombelico). Prendete coscienza della zona pelvica e del coccige. Mentre inspirate, cercate di sentire che la zona pelvica e ipogastrica (quella coperta dalle mani) nonché il coccige si muovono per effetto del respiro: sembrano gonfiarsi quando inspirate e sgonfiarsi durante l’espiro. Eseguite tranquillamente, e non arrendetevi se all’inizio avete qualche difficoltà a sentire l’onda addominale del respiro. La zona delle sensazioni ha bisogno di tempo per essere riscoperta.
Respirazione media. Sempre in una posizione comoda, ponete le palme delle mani all’altezza del diaframma (i medi sfiorano la bocca dello stomaco). Prendete coscienza della zona del plesso solare, tra ombelico e torace, e della schiena a questo livello. Mentre respirate, cercate di sentire che la zona coperta dalle mani e il dorso si muovono per effetto del respiro: si gonfiano quando inspirate e si sgonfiano durante l’espiro. Continuate a eseguire con calma, e senza rinunciare se all’inizio non è facile percepire l’onda epigastrica del respiro. Anche la zona dell’assimilazione fisica e mentale ha bisogno di tempo per essere riscoperta.
Respirazione alta. Ancora nella posizione comoda, ponete le palme delle mani sul petto, tra i capezzoli e le clavicole, con i gomiti aderenti al torace. Ora concentratevi sulla zona toracica: petto e dorso. Mentre inspirate, cercate di sentire che la parte alta del petto (quella coperta dalle mani) e le scapole si muovono per effetto del respiro: si gonfiano quando inspirate e si sgonfiano durante l’espiro. Praticate con calma, e continuate anche se all’inizio avete problemi a sentire l’onda toracica del respiro. Anche la zona dei sentimenti ha bisogno di tempo per essere riscoperta.
Respirazione completa. Siete seduti ,inginocchiati o stesi. Prendete coscienza di tutto il tronco. Poi, mentre respirate, mettete una mano sull'addome e una sul tronco e cercate di sentire che, come un’onda, il tronco si gonfia dal basso in alto mentre inspirate e si sgonfia dall’alto in basso mentre espirate. Soprattutto in questa parte completa dell’esercizio è necessario che pratichiate con fiducia, senza arrendervi se all’inizio avrete qualche difficoltà a coordinare le varie fasi dell’esercizio.